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      Noi quindi amiamo meglio rinunziare al sacerdozio che al matrimonio, vogliam piuttosto incorrere nell'interdetto che abbandonare le donne. Il papa perciò cerchi pure dei cherubini per guidare il gregge di Cristo se di noi è malcontento, imperciocchè tutti, per bocca mia, qui vi giurano, Sigofredo da Magonza, che giammai recederemo dai venerandi usi dei nostri antenati per secondare le voglie impure e tumultuose di lui».
      «Alle quali parole, santo padre, tutti levatisi a rumore gridarono:
      - Vogliamo le mogli, vogliamo le mogli: Sigofredo ha meritata la morte; uccidiamolo, onde serva di esempio ad ogni altro che, col pretesto di religione, venisse a diffamare gli ecclesiastici e le donne loro».
      «E dalle parole passando ai fatti, ebbimo appena campo di ripararci ad Heiligenstadt e fulminare interdetto contro i perturbatori del sinodo.
      - E poi?« dimandò Gregorio »cosa avete fatto di poi, messer arcivescovo?
      Sigofredo lo guardò in volto onde comprendere chiaro che mai volesse dire, indi soggiunse:
      - Nulla, santo padre, se non che partirci per venirvi a render conto dell'esito della nostra legazione. E siamo qui da due settimane.
      - Arcivescovo di Magonza« severamente risponde Gregorio alzandosi da sedere »tu hai delusa l'aspettazione di s. Pietro, e ti sei mostrato tutt'altro di quello che il pontefice ti aveva creduto. Ritirati, e non lusingarti di trovar più fiducia in noi. Anzi, pensa alla giustizia del sinodo che sarà congregato per giudicarti; perchè troppo dalle tue parole e dalla tua codarda condotta abbiamo compreso parteggiare anche tu pei ribelli.


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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