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      Oh! vedetelo s'è belloQuesto eletto d'Israello!
      Mirra, incenso, e pingue doseD'oro, e pietre preziose....
      Alla chiesa tutto ha datoL'asinesco apostolato.
      Oh! vedetelo s'è belloQuesto eletto d'Isdraello!
      Amen dunque di', o somiero,
      Amen canta un giorno intiero;
      E satollo di gramigna,
      Mangia, peta, ragghia e grigna;
      Chè alla chiesa tutto ha datoIl tuo santo apostolato.
      Hez va! canta hez va! hez va!
      Chè il tuo canto al cuor mi va:
      Delle orecchie, di pigrizia,
      Niun ti avanza di malizia;
      Hez va! canta, hez va! hez va!
      Chè il tuo canto al cuor mi va.
     
      In questo mentre si ritorna alla chiesa.
      In mezzo di essa avevano preparata una fornace, con stoppe e pannilini vecchi, vicino a cui la processione si ferma. Il papa dei becchi, i cardinali ed il vescovo della diocesi si assidono ai loro stalli nel coro, l'asino con la Vergine Maria a cavallo e s. Giuseppe si collocano presso l'altare dal corno del vangelo, e tutto il clero e i componenti della processione si dispongono in due file, dalla porta maggiore della chiesa all'altare, chiudendosi in mezzo la fornace. Poi attorno attorno il popolo, svisato nel voto e nei panni come l'abbiamo descritto. Accanto la fornace, da un lato schieravansi sei gentili, dall'altro sei giudei.
      Allora gli araldi, o vocatores, come chiamavansi, si volsero prima ai gentili e dissero:
     
      O gentili, per cui fattoS'è il negozio del riscatto:
     
      poi ai Giudei:
     
      O giude', per cui sciupatoHa il Signor parole e fiato,
      Come attestano i rabini,
      I notari e gli scabini!
      Storpi, dritti, grassi e secchi


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





Israello Isdraello Vergine Maria Giudei