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      - Gli risponderete, sire di Buglione, che perdoni i Sassoni ed i Turingi, e tolga da essi quelle riparazioni che una dieta generale di Alemagna saprà proporgli.
      - Bene sta, messer duca, dice Goffredo; il re saprà la vostra risposta, e piaccia a Dio che non voglia dimandarvene ragione.
      - Egli avrebbe torto se ciò facesse, risponde Rodolfo mestamente. Ad ogni modo, noi siamo a tutto rassegnati, e cada su chi lo provoca lo spargimento del sangue civile. Onorateci intanto, sir di Buglione, accettare ospitalità da noi, così come possiamo offrirla a tanto nobile e prode cavaliere, ed insieme alcuna memoria della visita che ci avete fatta nel nostro real castello di Zurigo.
      - Mille mercè, monsignore. Resterò tanto che possa far riverenza alla duchessa, e togliere conforto di cibo. Indi muoverò per Gerstungen, dove il re mi attende impaziente di vostra risposta.
      - Il vostro piacere sarà fatto.
      Alla risposta di Rodolfo, che fu concorde a quella di Guelfo il bavaro e Bertoldo il carintio, Enrico strabiliò, e cento disegni di vendetta imaginò da prima. Poi si acquetò, e rammollito per la defezione di costoro, simulò cedere agli scongiuri dei Sassoni e si arrese. Mandò perciò nel loro campo gli arcivescovi di Salisburgo e di Magonza, i vescovi di Augusta e di Wurzburg, e Gozzelone duca di Lorena onde trattar dell'accordo. I commissarii imperiali con gravi e solenni parole esposero lo stato miserabile del sassone paese, ed il seme di discordia che per tal loro condursi si spargeva nelle province germaniche.


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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