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      Quindi, essendo prerogativa degli organi ogni attività spontanea, la sensazione si effettua nelle parti simili, e perciò nel cuore, sede delle sensazioni, perchè composto di parti simili...
      Il patriarca d'Aquilea che vide l'abate imbarcato, senza timone, negli oceani aristotelici, e che i membri della dieta si guardavano in volto l'un l'altro, indecisi tra il riso ed il corruccio, interrompe Ugone, che resta degli occhi fissamente incollati alla parete. Il patriarca allora, e senza lunghi preamboli, dichiara in nome di Gregorio che Enrico IV era stato scomunicato e deposto dal regno per le gravi sue colpe. Che perciò il pontefice, come supremo signore del feudo consentiva all'elezione del sire novello, e della sua autorità la convalidava. Qui sorsero altri principi ad accusare il re chi di uno, chi di altro delitto. Lo accagionarono di tutte le miserie di Lamagna, lo dissero origine di quelle guerre che essi invece movevano, lo chiamarono tiranno, crudele, scapestrato, e di ogni guisa di vituperii lo coprirono, onde giustificare la perfidia di loro condotta, e la gioia che sentivano di rimbeccare al figliuolo le offese del padre, e riscattarsi della dipendenza sommessa in che Enrico III li aveva gittati.
      Allora giunsero messi di Enrico. Ulrico di Cosheim spose magnanime cose pel re e smentì le impudenti accuse dei principi e dei legati. Promise ancora molto per Enrico ed innanzi ai loro occhi ritrasse senza velo, come per la loro ribelle condotta la dignità dell'impero si contaminasse, sottoponendola al vescovo di Roma vassallo di Lamagna, e come le constituzioni se ne violassero scelleratamente.


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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