Pagina (406/522)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ed ella stessa, lasciate da banda le mollezze femminili, che veramente non conobbe mai troppo, lasciate da banda le discettazioni teologiche e le pratiche beate della divozione, vestė lorica e celata ed al campo di Mantova trasse.
      Le sue genti sovra i giachi di maglia e le corazze portavano corta tonica bianca divisata di croce nera, ed a foggia di croce l'elsa degli stocchi. Nei loro accampamenti non gironzavano cantoniere, giullari, istrioni, buffoni d'ogni maniera, e merciaiuoli. Invece, frati d'ogni colore a tutti i crocicchi alzavano panche, e fatto un po' di crocchio predicavano irate parole contro Enrico il Madianita, che veniva a contristare Israele, e seminare le discordie nelle terre di Canaan. E quei soldati severi nelle fisonomie e nella condotta, lungi dal rompersi a crapole su per bische e lupanari, e ad orgie ubbriache nelle osterie, nelle parole parchi, negli atti misurati, raccolti, a capo giuso, rassegnati, si ragunavano la mattina nel grande spianato del campo, dove il vescovo Anselmo di Lucca, uomo sulla taglia di Gregorio, celebrava la messa e trinciava loro benedizioni a iosa. Ed al tramonto cantavano in uno l'angelus prima di dispensarsi alle guardie dei valli e delle trincee. Matilde si teneva sempre in mezzo di loro, ne parlava il linguaggio, la pių assidua nei lavori del campo, la pių sagace nelle deliberazioni dei capitani, dei disagi improvvida, delle fatiche non schiva. Al conspetto di altrui, nelle assemblee, percorrendo a cavallo le tende, il suo volto era sereno perchč aveva posto confidenza in Dio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





Mantova Enrico Madianita Israele Canaan Anselmo Lucca Gregorio Dio