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      Ma non desolatevi se non siete preparata. Vi confesserò senza ciò. Ed anzi tutto, perchè indossate voi codesta tunica religiosa?
      Perchè la è la livrea meno costosa per le donne povere.
      Non avete dunque alcune vocazione per lo stato claustrale?
      Assolutamente alcuna.
      Non vi fate in questo caso alcuna violenza. Dio non ha creato la donna per la preghiera sterile e per la solitudine disperata. Egli l'ha creata per concorrere con l'uomo alla festa della vita.
      - Ah sì! sclamò Don Diego, la bella festa che è la vita! Ma continua.
      - Dopo essersi informato del mio nome, e della mia età, del mio paese, della nostra condizione, del nostro stato di fortuna, delle nostre risorse e di altri dettagli, sui quali ho risposto con prudenza, il padre Piombini mi ha domandato:
      Hai tu un amoroso, figlia mia?
      Oh no, per fermo, ho sclamato io vivamente, sentendomi oltraggiata.
      Non vi offendete, figlia mia, ha ripreso il gesuita. L'amante è il principio del marito. E se talvolta egli non può essere il marito, gli è(11) sempre il profumo che Dio dà a quei fiori divini che si chiamano giovinezza e beltà. Ora, figlia mia, negligere o disprezzare i doni di Dio, l'è un peccato. Non avete voi dunque di quegli avvertimenti misteriosi che si addimandano i sogni?
      Sì, ho dei sogni.
      Quali specie di sogni allora?
      Ma veramente non saprei troppo. I sogni? sono così fantastici.
      Qualche volta. Ma il più sovente essi sono lo specchio dell'anima e di Dio: Dio ci avverte; l'anima si rivela. Non bisogna dunque trascurarli. Vediamo.


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





Don Diego Piombini Dio Dio Dio Dio