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      Poi, quando V. M. possederà tutti i piani della cospirazione, quando V. M. avrà apparecchiate le sue forze, i suoi uomini, i suoi mezzi, piombar come il fulmine sopra quegli infami e schiacciarli tutti, tutti, senza riguardi, senza pietà. All'occorrenza si potrebbe tender loro una trappola, per sbarazzarsene più presto. Le cospirazioni che van per le lunghe sono sempre pericolose: esse ingrandiscono e si consolidano vivendo.
      - Pensate voi, principe, che convenga tener parola alla piccola spiona, come voi la chiamate?
      - Salvo l'avviso opposto della M. V., io penso che la parola di un sovrano debba esser più infallibile che quella del papa. Questa avventura sarà nota. Vi è lì sotto l'amore di un personaggio misterioso e potente cui bisogna portare in chiaro. Perocchè l'individuo che conosce i più intimi segreti del marchese di Sora non può essere il primo venuto, ed il governo di V. M. sarebbe colpevole di non scandagliarne e d'ignorarne i disegni, lo scopo, il carattere e le opinioni. Ebbene, se la storia delle promesse scambiate tra V. M. e la giovinetta sarà conosciuta, e che si sappia in seguito che la M. V. l'ha giuntata, chi cederà più mai alla tentazione di rivelare di simili segreti e di confidarsi alla parola reale? Bisogna che quel Don Diego Spani sia libero.
      - Egli lo è di già. Ed è un terribile uomo, a giudicarlo dal supplizio spaventevole che ha subito senza lasciarsi sfuggire la minima confessione.
      - Ragione di più, allora. Bisogna che quell'uomo sia vescovo, - salvo a giudicarlo e vedere se sarà utile servirsene o spezzarlo.


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





Sora Don Diego Spani