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      Tu servi quell'uomo che ti ha offerto un ricovero, il pane, un abito....: perchè gli hai dato tu il tuo onore per soprassello? Una donna non si dà ad un uomo che in due circostanze: quando l'ama, o quando ne subisce la violenza materiale o la violenza morale. Spiegati dunque: l'ami tu?
      - Io non lo amava.
      - Allora quale violenza ha esso esercitata sopra di te?
      - Era sventurato come me, sclamò Concettella: ebbi pietà di lui.
      - Ed io dunque? sono io felice, io?
      - Il tuo destino è fisso, riprese Concettella: la polizia non può fare più nulla contro di te. Per degli anni e degli anni tu hai del pane, tu hai un tetto, tu hai un qualche cosa che ti copre la persona. Il birro non ti può angariare. Tu non sarai più soldato. La polizia non ti strapperà una sorella od una moglie che ti farà poi trovare vituperata ed infame. Non ti metteranno in prigione e ti daranno i tormenti. Che cosa ancora? Conosco io forse fin dove si estende il terrore della polizia? Si dice che il re egli stesso ne ha paura. Tu sei più del re, allora. Ma egli, quel povero disperato! la polizia gli ha rapita la sorella e gliel'ha restituita spia. La polizia gli ha strappato dalla bocca la bricciola di pane che vi portava ogni qualvolta si provò guadagnarsela. La polizia lo ha sepolto a S. Maria Apparente per delle settimane, nei pozzi della cloaca, e l'ha torturato quanto tutti i martiri del calendario. La polizia l'ha rivomitato infine quando non era più che un mucchio di ossa frante e di piaghe imputridite. Quando mi è ritornato in quello stato.


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Il re prega
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1874 pagine 387

   





Concettella Concettella S. Maria Apparente