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      In una parola, maltrattati dalla natura, oltraggiati dalla società, pervertiti dall'educazione, violentati dai vincoli di casta, i preti trovano la vita una sventura, e si studiano di renderla altrui un supplizio e un'infamia.
     
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      5. A fianco al prete camminano coloro che vivono sul budget, funzionarii pubblici e soldati. Di costoro io non dirò che un motto. Molti hanno al sito del cuore uno scudo: molti subiscono la fatalità del bisogno e si piegano al potere inflessibile di chi comanda, e che sovente è più duro della fame. Ma questa categoria sociale non ha propriamente né principii basati di fede politica né affezione per chicchessia. Sicura che tutti i governi han d'uopo d'istrumenti di attività, penetrata della massima troppo vera di Talleyrand, non molto zelo, si attacca piuttosto a quella catena morale che chiamasi dovere, anzi che all'artigiano che questa catena ha fabbricata. Gli ufficiali pubblici sono generalmente eccletici, se pure non sono scettici. Essi oppongono piuttosto una specie d'inerzia anzi che una repulsione ostinata a tutto ciò che varia, che cangia, che succede; ed assuefatti all'occaso di taluni soli politici, i quali tramontano spesso tra le tempeste, l'anima loro resta fredda, non prova alcun movimento di simpatia né per chi parte né per chi arriva; basta che la disciplina non sia severa, il lavoro soverchio ed il soldo sia puntuale. Gente senza convinzione e senza affetto, hanno sempre pronto un Te-deum a cantare, si mettono subito senza rimorso e senza cura sotto lo stendardo di colui a cui la vittoria è restata.


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La rivoluzione di Napoli nel 1848
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
pagine 212

   





Talleyrand Te-deum