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      Il giovane fischiò, ed immediatamente comparve una berlina di posta nascosta sotto gli alberi del viale.
      Il postiglione aprì lo sportello senza soffiar verbo. Le due donzelle entrarono nella vettura con Sergio.
      - Guida tripla - disse costui. Via d'Inghilterra.
      I cavalli partirono ventre a terra.
     
     
     
      II.
     
      La lettera.
     
      La luna navigava tranquillamente pel cielo. Il profumo degli alberi saturava l'aria infocata e voluttuosa. Le foglie alitavano appena, come il respiro di un fanciullo. Non una nuvola. Le stelle palpitavano di una luce azzurrognola. Si udì dunque nella berlina la parola: Grazie! pronunziata dal giovane, ed il rumore di un bacio lungo - protratto come la speranza! Il veicolo fendeva lo spazio a guisa di allodola. La parola magica: guida tripla, gli aveva dato le ali.
      La sensazione che produce un coupè lanciato al galoppo à qualche cosa di elettrico e d'inebbriante. L'irradiazione delle forze animali che imprime il movimento alla vettura, si comunica al viaggiatore. L'immaginazione domina la mente. Gli oggetti esteriori perdono, nella rapidità della corsa, tutto ciò che ànno d'inarmonico e di angoloso. Una tiepid'aura avviluppa l'intera natura. Si può essere affranti e vaneggiatori in una diligenza o in un wagon; in una sedia di posta non lo si è mai.
      Che s'immagini cosa dovesse essere un viaggio simile per due persone che si amano - e per una vispa cameriera, il di cui bernoccolo di osservazione era messo in azione da due molle: la curiosità e l'interesse!
      Il dottor Gennaro di Nubo si svegliò l'indomani alla sua ora consueta e suonò pel suo valletto.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





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