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      Il principe di Lavandall aleggiava intorno al circolo, e, pur chiacchierando con un maresciallo, non perdeva nè una sillaba, nè un movimento di Regina.
      L'orchestra dette il segnale del walzer.
      Il principe ed i passeggiatori sgombrarono il salone.
      Il principe incontrò il dottore in un'altra camera dove giuocavasi al whist.
      - Incantevole! - disse egli.
      - Una moxa! - rispose il dottore, sorridendo. Dovunque la si vorrà applicare, porterà via un lembo.
      - Bisogna che io le parli.
      - L'è facile.
      - Non qui però.
      - Vi preparo allora un'incontro ad un ballo di madama Thibault. Là, voi sarete in casa vostra.
      Il principe sorrise ed uscì, dicendogli:
      - Il più presto possibile.
      Alle due del mattino, il dottore rapiva sua nipote dalla festa. La quale dopo la partenza di lei, sembrò oscurarsi.
      Regina era fulgurante di gioia e di bellezza. La vita del ballo aveva raddoppiato la sua vita.
     
      Otto giorni dopo, il ballo da madama Thibault aveva luogo.
     
     
     
      X.
     
      Ciò che si cerca e ciò che si trova.
     
      Sergio era partito da due giorni, per non so quale inauguramento di statua di grande uomo in una città di provincia.
      Madama Thibault era uno di quei misteri delle grandi città, cui si sospettano, cui si indovinano anzi, ma cui non si riesce mica spesso a spiegare.
      Il solo uomo che conoscesse il totale di questo logogrifo era il dottore di Nubo, perchè egli era stato in parecchie occasioni, come per tanti altri, il suo medico, il suo confessore, il suo complice, il suo coadiutore, il suo consigliere, e chi sa se non vi ebbero pure tra loro relazioni di altra natura.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





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