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      Quando non si à neppure ciò che conforta i più piccoli uccelli del cielo, i più piccoli insetti dei campi: una madre! sarebbe mai lecito avere altri desiderii, madama?
      - Chi sa, piccina mia - sclamò mistress Grown, volgendo gli occhi verso il traliccio di liane. Non sareste voi la prima creatura abbandonata che avrebbe trovato di un tratto una famiglia e l'opulenza.
      - Sì madama - replicò Maud - ma Dio è troppo in alto per guardar sovente a di sì piccoli atomi e seminare miracoli. O' letto nella Bibbia...
      - Come, figlia mia - l'interruppe la direttrice con tristezza - disperereste voi dunque della bontà di Dio?
      - No, madama. Ma ò paura di averlo stancato a forza di domandargli sera e mattino...
      - Dei sogni?
      - Non ancora, madama: un miracolo!
      - Ed avete avuto torto, figliuola mia. La cagion prima dei nostri mali sulla terra è la non-rassegnazione.
      - Gli è vero, madama. O' avuto torto. Un giorno però voi mi diceste che, quando si depositò la mia culla alla porta di questa casa, si depositò pure una somma di 500 ghinee - un dono per lo stabilimento.
      - Sì. E poi?
      - Un altro giorno, madama, mi ricercarono per occuparmi in una casa di confezione come cucitrice. Io voleva andarvi. Voi mi diceste allora, madama, che si era imposto allo stabilimento, depositandomivi, di non disporre di me prima che io non mi avessi compiuto i sedici anni.
      - Ebbene, che volete voi conchiudere di codesto?
      - Dio mio! l'è chiaro, pertanto. Se vi impedivano di disporre di me, si voleva dunque reclamarmi prima di quell'età.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





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