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      Perocchè, in realtà, io non ne vedo mica altra che quella di avere un grifo di cinghiale piantato nel ventre, o di vedere le budella di lei appese ai rami di un cervo.
      - Avresti tu preferito che ti destinassero ad allacciare il suo busto, od a porgerle l'asciugatoio all'uscita del bagno?
      - Io non vedo nulla di disonorevole in codeste funzioni. E se desse fan parte del mio ufficio, io mi vi rassegno senza mormorare.
      - Ebbene, no, signor mio monello - replicò il ministro. Tu devi accompagnar Sua Altezza nelle escursioni ch'ella predilige, preservarla dai pericoli, e farle trovare la natura incantevole.
      - Ecco ciò che è impossibile. Io, io non amo la natura. Io preferisco una lucerna che fumiga ad uno spuntare di aurora. Io comprendo una cisterna, perfino un cetriuolo, ma non comprendo un paesaggio.
      - La comprensione ti verrà. La difficoltà della tua parte è tutta nel cominciare. Sarà d'uopo di un tatto squisito, cui tu non ài. Imperciocchè, non è già nelle guardie del corpo che s'imparano le delicatezze ed i pigolii degli innamorati da boudoir.
      - Ma, fate attenzione, zio, voi confondete i generi. Sotto un nome pulito, io non sono in realtà che un bracchiere, il quale riceverà i colpi, i bufoli, i cinghiali, i contadini - che si avvicineranno senza etichetta a S. A.; la rialzerà se cade di cavallo; le indicherà la strada ed i viali nelle foreste; prenderà a suo conto tutti gli sbagli, tutte le disgrazie della caccia - incluse le archibugiate che si smarriscono ed uccidono un villano per un lepre.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





Sua Altezza