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      Ella corse tutti i romitaggi. Ma restava ancora lo più insigne. Lo si serbò per l'ultimo - tanto più che era il più lontano. Nelle montagne, lì, presso alla frontiera, vi è un convento di religiose di Sant'Orsola, annidato in un vecchio castello a cui si è addossato una chiesa. Il re è badessa di nascita di quelle religiose, ed à un appartamento nel convento. Nella chiesa, una madonna della Scala fa miracoli, e, a seconda della dimanda, gratifica garzoncelli, e li sostituisce alle ragazze, dall'alto dei cieli.
      - Ecco lì una vergine che non à mica considerazioni pel suo sesso! - sclamò Lavandall.
      - Ella se ne permette ben altro, eh! A sei chilometri di distanza, si trova un parco reale, con una foresta che si prolunga fin sotto le mura del giardino delle religiose - le quali ànno diritto di caccia nel bosco reale. Era il settimo mese dopo l'arrivo della regina nel regno. Ella si recò allora al Torrente dei Pini - ove ella cacciava negl'intervalli delle sue preghiere alla madonna della Scala. Al principio dell'ottavo mese, il re si rese anch'egli in quella residenza per cercarvi la regina, benedetta a dovere, e ricondurla nella capitale, dove ella avea il dovere di fare il suo parto - in presenza della Corte, dei corpi dello Stato, e della diplomazia.
      - Che opulenza di sguardi per una giovine donna, in quella situazione delicata!
      - Ebbene, la fatalità opinò esattamente come voi, forse, caro principe: perocchè essa volle evitare quella deboscia di occhi alla bella e giovane regina.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





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