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      E' chiacchiera adesso con quel degno uomo. Di che?
      Ascoltatelo, se vi piace. Messer Tob è sempre istruttivo come i libercoli pii dei RR. PP. dalla Società di Gesù.
      Passiamo i complimenti e le informazioni piene d'interesse sulla salute di M.me Claret.
      - Io ve lo affermo, M. Claret, voi dovete cambiare il cameriere del vostro padrone, per l'onore della casa e per rispetto di voi stesso.
      - Ma, signore, il duca è contento del suo cameriere.
      - Ciò si può - io anzi lo comprendo. Ma noi, noi non ne siamo mica contenti. Egli abbassa la nostra classe.
      - Che mi dite voi dunque, père Pradau?
      - Mio Dio, sì: nè più, nè meno! Quando io mi sono deciso - io, cittadino libero del bel regno di Francia e di Navarra, ad entrare nell'ordine sociale detto - molto impertinentemente e molto impropriamente - dei domestici, io ò studiato la legge fondamentale e costituzionale di questa classe - i nostri principii dell'89, a noi, che!
      - Spiegatevi un poco più chiaro, père Pradau.
      - E voi state attento M. Claret. I nostri antenati ci avevano legato delle tradizioni eccellenti, cui la monarchia borghese ci à fatto perdere. Perocchè la legittimità dei lacchè à naufragato nelle giornate di luglio con la monarchia legittima del ramo primogenito.
      - Ciò potrebbe ben essere, père Pradau.
      - Ciò è, M. Claret. Un grande spirito del secolo scorso, un gentiluomo, il signor di Montesquieu à detto in qualche parte(28): "Questo corpo dei lacchè è più rispettabile in Francia che altrove: egli è un semenzaio di grandi signori; ricolma i vuoti degli altri stati.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





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