Pagina (363/440)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Credete voi che il duca di Balbek possa riabilitarsi unque mai di un atto, che fu senza dubbio un accesso di follia?
      - Un accesso di follia! - mormorò il principe.
      - Voi non ammettete la follia. Voi credete alla premeditazione. Siete voi dunque convinto che quell'anima è perduta?
      - Madama...
      - Principe, vi dimando il vostro parere, non mica la vostra pietà. Se mia madre fosse qui, ella mi consiglierebbe forse. Scriverle? non si confidano di codeste cose alla carta, la quale, presto o tardi, tradisce sempre. Io medito un piano di condotta, una determinazione... che so io? E sono sola!... Siate mio padre.
      Il principe di Lavandall ebbe l'aria di riflettere. La risposta? no. Egli considerava che Vitaliana invocava una scusa, invocava le circostanze attenuanti, se non per assolvere suo marito, per attenuarne almeno il delitto. Ella andava quindi a sfuggirgli di mano. Ei non poteva allora contare sull'aiuto di lei. E' si trovava dunque di nuovo solo d'incontro al duca.
      Ora, occorreva, ad ogni costo, assicurarsi il concorso di Vitaliana. Laonde e rispose:
      - I dolori reiterati uccidono; i grandi colpi ci mettono a prova. E' non sarebbe mica dunque pietà sparmiarvi, duchessa - ora che siete sulla breccia della sventura. Ebbene, volete voi sapere ove va il danaro cui il duca ruba al giuoco?
      - Se lo voglio! l'esigo anzi, principe - o, piuttosto, ve ne supplico.
      - Avreste voi il coraggio di vederlo, voi stessa, degli occhi vostri?
      - Io non so se ne avrò il coraggio; ma ne ò, certo, la volontà.
      - Allora, domani sera, o dopo domani sera, o fra tre giorni - io non posso nulla precisare in questo momento - ma vi domando il permesso di scrivervi per indicarvi il giorno in cui, tra le undici e la mezzanotte, verrò a prendervi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





Balbek Lavandall Vitaliana Vitaliana