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      FRONIMO Io credo che tu sia condutto, non dalla arrogantia, né anchor dalla simulatione, ma solamente dalla verità. La quale vertù è collocata da Aristotele nel mezzo fra questi vitii. Imperocché dimostri di non esser ignorante, né anchor tu ti vanti di sapere ogni cosa. E così quelle cose hai detto della notitia e cognitione delli poeti non son discosto dalla verità. Conciosia che Platone et Aristotele sono pieni di testimonii di Homero, di Hesiodo, di Simonide, Pindaro, Euripide, e delli altri poeti. Il perché io dubbito assai, che tu sia molto dotto nella philosophia, de cui pare non molto intendi e dimostri di non sapere. E così ho istimatione che dimostrarai molte cose che sono da te già molto tempo congregate insieme nel fine de' nostri ragionamenti, le quali dimostri hora di non sapere.
      APISTIO Io te dirò come sono alcune cose che qualche volta ci sono suto donate dalla natura senza veruno studio o siano vertuti, overo altre cose sì come prencipii delle vertude.
      FRONIMO Non per questo sono mancato dalla mia oppenione, ma anzi hai tu posto in me maggiore dubitatione con cotesta tua risposta.
      APISTIO Che hai tu detto?
      FRONIMO Io ho detto, e dico, che ragiono con uno philosopho. Vero è che meglio allhora mi cavarò questa fantasia, pigliando prencipio imperò da quivi, cioè se vuoi promettere di respondere a quelle cose delle quali ho desiderio de interrogarti, per le quali havemo comenciato di parlare.
      APISTIO Io prometto de responderti liberamente. Horsù, addimanda.
      FRONIMO Dimmi, il mio Apistio, hai tu già mai letto in Homero che andasse Ulysse alli Cimerii?


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Libro detto Strega o delle illusioni del demonio
di Gianfrancesco Pico della Morandola
pagine 141

   





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