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      Quando dismontassemo, se tirò tutta la artiglieria. Questi popoli seguivano de qua e de là. Lo capitano e lo re se abbracciorono. Li disse che la bandiera reale non se portava in terra, se non con cinquanta uomini, come erano li dui armati, e con cinquanta scoppettieri; ma per lo suo grande amore così la aveva portata. Poi tutti allegri andassemo presso al tribunale. Lo capitano e lo re sedevano in cattedre de velluto rosso e morello, li principali in cuscini, li altri sovra store.
      Lo capitano disse al re, per lo interprete, [che] ringraziasse Iddio per ciò [che] lo aveva inspirato a farse Cristiano, e che vincerebbe più facilmente li sui nemici che prima. Rispose che voleva esser Cristiano; ma alcuni suoi principali non volevano obbedire, perchè dicevano essere così uomini come lui. Allora lo nostro capitano fece chiamare tutti li principali del re, e disseli, se non obbedivano al re come suo re, li farebbe ammazzare e darìa la sua roba al re. Risposero [che] lo obbedirebbono. Disse al re [che], se andava in Spagna, ritornerebbe un'altra volta con tanto potere, che lo faria lo maggiore re de quelle parte, perchè era stato primo a voler farse Cristiano. Levando le mani al cielo, [il re] lo ringraziò e pregò [che] alcuni de li suoi rimanesse, acciò meglio lui e li suoi popoli fossero istruiti nella fede. Lo capitano rispose che per contentarlo li lasserebbe dui; ma voleva menar seco dui fanciulli de li principali, acciò imparassero la lingua nostra, e poi, a la ritornata, sapessero dire a questi altri le cose di Spagna.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





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