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      Lo teneno in casa cinque o sei giorni con queste cerimonie - credo sia unto de canfora -; poi lo seppellisseno con la medesima cassa, serrata con chiodi de legno, in uno luogo coperto e circondato da legni.
      Ogni notte in questa città, circa de la mezza notte, veniva uno uccello negrissimo, grande come uno corvo, e non era così presto ne le case che 'l gridava: per il che tutti li cani urlavano: e durava quattro o cinque ore quel suo gridare e urlare. Non ne volseno mai dire la cagione de questo.
     
      Venere, a ventisei de aprile, Zula, principale de quella isola Matan, mandò uno suo figliuolo con due capre a presentarle al capitano generale e dicendoli come li mandava tutta sua promessa, ma per cagion de l'altro principale, Celapulapu, che non voleva obbedire al re di Spagna, non aveva potuto mandargliela: e che ne la notte seguente li mandasse solamente uno battello pieno de uomini, perchè lui li aiutaria e combatteria. Lo capitano generale deliberò de andarvi con tre battelli. Lo pregassemo molto non volesse vegnire, ma lui, come bon pastore, non volse abbandonare lo suo gregge. A mezza notte se partissemo sessanta uomini armati de corsaletti e celate, insieme al re cristiano, li principi e alcuni magistri, e venti o trenta [dei] balangai, e tre ore innanzi lo giorno arrivassemo a Matan. Lo capitano non volse combatter allora; ma li mandò a dire, per lo Moro, che se volevano obbedire al re di Spagna e recognoscere lo re cristiano per suo signore e darne lo nostro tributo, li sarebbe amico: ma, se volevano altramente, aspettasseno come ferivano le nostre lance.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





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