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      Andorono 24 uomini in terra. Con questi andō lo nostro astrologo, che se chiamava San Martin de Seviglia. Io non li potei andare, perchč era tutto enfiato per una ferita de frezza velenata che aveva ne la fronte. Giovan Carvaio con lo barizello tornorono indietro e ne dissero come visteno colui [che era stato] resanato per miracolo menare lo prete a casa sua, e per questo s'erano partiti; perchč dubitavano de qualche male. Non dissero cosė presto le parole, che sentissemo grandi gridi e lamenti. Subito levassemo l'ancore; e tirando molte bombarde ne le case se appropinquassemo pių a la terra: e cosė tirando, vedessemo Giovan Serrano, in camisa, legato e ferito, gridare non dovessimo pių tirare, perchč l'ammazzerebbono. Li domandassemo se tutti gli altri con lo interprete erano morti: disse [che] tutti erano morti, salvo l'interprete. Ne pregō molto lo dovessemo rescattare con qualche mercadanzia: ma Gioan Carvaio, suo compare, non volsero per restare loro padroni, andasse lo battello in terra.
      Ma Gioan Serrano, pur piangendo, ne disse che non averessemo cosė presto fatto vela, che l'averiano ammazzato e disse che pregava Iddio [che], nel giorno del giudizio, dimandasse l'anima sua a Gioan Carvaio, suo compare. Subito se partissemo; non so se morto o vivo lui restasse.
     
      In questa isola se trova cani, gatti, riso, miglio, panico, sorgo, zenzero, fichi, naranzi, limoni, canne dolci, aglio, miel, cocchi, chiacare, zucche, carne de molte sorte, vino de palma e oro: č grande isola con un buon porto che ha due entrate, una al ponente, l'altra al greco e levante.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





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