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      Questi popoli de Pulaoan vanno nudi come li altri. Quasi tutti lavorano li sui campi: hanno cerebottane con frezze de legno grosse pių d'un palmo, arpionate e alcune con spine de pesce con erba venenata e altre con punte de canne arpionate e venenate.
      Hanno nel capo ficcato un poco de legno molle in cambio de le penne. Nel fine delle sue cerebottane legano uno ferro, come di iannettone e, quando hanno tratte le frezze, combatteno con questo.
      Preziano anelli, catenelle di ottone, sonagli, coltelli, e pių el filo de rame per legare li sui ami da pescare. Hanno galli grandi molto domestici; non li mangiano per una certa sua venerazione: alcuna volta li fanno combattere l'uno con l'altro; e ogni uno mette per lo suo un tanto, e poi de colui, che č suo il vincitore, č suo il premio. E hanno vino de riso lambiccato pių grande e megliore di quello de palma.
     
      Lungi da questa isola dieci leghe, al garbin, dessemo in un'isola e, costeandola, ne pareva alquanto ascendere. Intrati nel porto, ne apparve el Corpo Santo per un tempo oscurissimo. Dal principio de questa isola fino al porto vi sono cinquanta leghe. Lo giorno seguente, a nove de luglio, lo re de questa isola ne mandō uno prao molto bello con la prora e la poppa lavorata de oro: era sopra la prora una bandiera de bianco e azzurro con penne de pavone; in cima alcuni sonavano con sinfonie e tamburi. Venivano con questo prao due almadie. Li prao sono come fuste e le almadie sono le sue barche da pescare. Otto uomini vecchi de li principali entrorono ne le navi e sederono ne la poppa sopra uno tappeto.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





Pulaoan Corpo Santo