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      Il giorno seguente lo nostro re con lo governatore suo nepote, entrarono ne le navi. Nui, per non aver più panno, ne mandò a torre tre braccia del suo e ne 'l dette, lo quale con altre cose donassemo al governatore. Partendose, se discaricò molte bombarde. Dappoi lo re ne mandò sei braccia de panno rosso, acciò lo donassemo al governatore. Subito lo gli presentassemo, per il che ne ringraziò molto e disse ne manderebbe assai garofoli. Questo governatore se chiama Humar ed era forse de venticinque anni.
     
      Domenica, primo de dicembre, questo governatore se partì. Ne fu detto il re de Tadore avergli dato panni de seta e alcune de quelle borchie, acciò costui più presto li mandasse li garofoli. Luni il re andò fuori de la isola per garofoli. Mercore mattina, per essere giorno de Santa Barbara e per la venuta del re, se descaricò tutta l'artiglieria. La notte lo re venne nella riva e volse vedere come tiravamo li rocchetti e bombe da fuoco, del che lo re pigliò gran piacere. Giove e venere se comperò molti garofoli così ne la città, come ne le navi. Per quattro braccia de frisetto ne davano uno bahar de garofoli; per due catenelle de lattone, che valevano uno marcello, ne dettero cento libbre de garofoli; infine per non avere più mercadanzie, ognuno li dava chi le cappe, e chi i sai, e chi le camicie con altri vestimenti per avere la sua quintalata. Sabato tre figlioli del re di Taranate con tre sue mogli, figliole del nostro re, e Pietro Alfonso portoghese venirono a le navi. Donassemo a ogni uno de li tre fratelli un bicchier de vetro dorato, a le tre donne forbici e altre cose.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





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