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      Quivi tardassimo quindici giorni per conciare la nostra nave ne li costati. In questa isola se trova galline, capre, cocchi, cera (per una libbra de ferro vecchio ne donarono quindici de cera) e pevere lungo e rotondo. Il pevere longo è come quelle gattelle che fanno le nizzole quando è l'inverno. Il suo arbore è come l'edera e attaccasi a li arbori come quella; ma le sue foglie sono come quelle del moraro e lo chiamano luli. Il pevere rotondo nasce come questo, ma in spighe, come lo frumentone della India, e si disgrana; e lo chiamano lada. In queste parti sono pieni li campi di questo pevere, fatti in modo de pergolati.
      Pigliassemo quivi uno uomo, acciò ne conducesse ad alcuna isola, [che] avesse vittuaria. Questa isola sta de latitudine al polo Antartico in otto gradi e mezzo, e cento e sessantanove e due terzi de longitudine da la linea repartizionale: e chiamase Malua.
     
      Ne disse il nostro piloto vecchio de Maluco, come appresso quivi era una isola, chiamata Arucheto, li uomini e femmine de la quale non sono maggiori d'un cubito e hanno le orecchie grandi come loro: de una fanno lo suo letto e de l'altra se copreno, vanno tosi e tutti nudi; corrono molto, hanno la voce sottile; abitano in cave sotto terra e mangiano pesce e una cosa che nasce tra l'albero e la scorza, che è bianca e rotonda come coriandoli de confetto, detta ambulon; ma per le gran correnti de acqua e molti bassi, non li andassemo.
     
      Sabato, a venticinque de gennaro MCCCCCXXII, se partissemo de l'isola de Malua, e la dominica, a ventisei, arrivassemo a una grande isola, longi da quella cinque leghe, fra mezzodì e garbin.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





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