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      Era poi necessario ancora che si aspettasse il giunger del verno, perché dalla camera immediatamente di sopra sloggiasse il padre Commissario che vi dormiva; e che si riaprissero le porte della città, chiuse e guardate per sospetto di peste dalla parte di Napoli.
      L'uccello era così assai prossimo ad uscire di gabbia: ed a tentare il volo lo persuadevano anche certe parole del papa, a lui riferite dal confessore. Il papa infatti era lieto di sentire che il Pignata si confessasse e comunicasse e facesse doni ed offerte alle chiese, ed era persuaso che l'eretico poteva ormai dirsi rigenerato e quasi santo, tanto che sarebbe stato un vero peccato a farlo uscire da un luogo, che aveva dato occasione ad una delle più esemplari conversioni. Oh sublime carità di pastore! Venne finalmente il giorno in che il padre Commissario riprese il suo quartiere d'inverno: e la notte stessa, al lume di una lanterna di cartone, alimentata da olio messo da parte a goccia a goccia, il Pignata, salito su quel catafalco posticcio, e facendo gran forza, riuscì ad aprire un buco quanto la mano, e a cominciare a toglier mattoni, mettendo al loro posto carta ingessata, perché nulla apparisse:14 e poi scese giù, serbando il resto alla notte seguente. Questa fu destinata ad ampliare il buco, arrivando sino ai mattoni che formavano il pavimento della stanza di sopra: dopo di che, spruzzato sulla calce dell'aceto, anch'esso risparmiato a goccia a goccia da quello concesso ai prigionieri per condimento, e coperta l'apertura con altri fogli ingessati, più grandi, l'opera ulteriore fu rimessa alla terza notte, che fu quella del 9 novembre 1693. La giornata si passò dai due carcerati nel mettere all'ordine oggetti di vestiario, fino allora occultati nei pagliericci, e tagliarli a foggia di tonaca da eremita pel Pignata, mentre l'Alfonsi avrebbe indossato gli abiti del compagno.


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Le avventure di Giuseppe Pignata fuggito dalle carceri dell'Inquisizione di Roma
di Giuseppe Pignata
pagine 170

   





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