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      Platone sorride nel vedersi trattato da' remiganti come uno de' loro compagni: e Newton per amor della pace, si ritira perfino dalla scientifica palestra. Ho qui poste queste sole riflessioni, perchè si è altrove indicato quel perfezionamento, che dalle scienze esatte deriva alle forze del pensiero, e del ragionamento, e a quel aggiustato sistema di vita, che è frutto del ben sentire, e dell'attento considerare.
      Eccoti, o Uranio, il matematico, che nelle sue stesse scienze può trovare una voce amica della Religione, una voce amica dell'ordine sociale, una voce amica del suo proprio ben essere. E sì che finora ci siamo limitati alle sole matematiche astratte, e non abbiamo ancora aperto il gran libro della natura, dove l'apologia della Divina Onnipotenza, e della Sapienza Infinita si ritrova ad ogni tratto ne' caratteri più luminosi. Tenteremo altra volta quest'ardua impresa: e se ci sarà dato di leggervi alla sfuggita la più piccola delle maraviglie, che contiene, finirai allora di persuaderti, o mio buon amico, che le nostre scienze non sono poi affatto mute, e infeconde nel senso, che da taluni si crede.
     
     
      IV.
     
      La filosofia, dice Galileo (nel Saggiatore), è scritta nel gran libro dell'universo, e i caratteri, con cui vi è scritta, sono le figure, e le cifre matematiche. Noi dunque, o caro Uranio, che abbiamo appreso a leggere questi caratteri, dovremmo alcuna cosa intendere in questo libro, ed impararvi ad essere filosofi. Ma ohimè! che alcuni esperti in tale linguaggio diedero molti anni a questa lettura, e nello stesso tempo si mostrano seguaci o professori di una filosofia tutta malvagia e bugiarda.


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Lettere scientifiche di Evasio ad Uranio
di Gabrio Piola
Editore Fiaccadori Reggio
1825 pagine 73

   





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