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      Invece di Giufà v'è una donnina; invece del giudice un gonfaloniere o commissario, e ci guadagna anche lui un bel colpo sulla fronte95. La Fontaine raccontò questa stessa favoletta nell'Ours et le jardinier. Un secolo prima di lui lo Straparola avea raccontato di uno sciocco a nome Fortunio che stando a' servigi di uno speziale di Ferrara, e dovendogli cacciare d'estate le mosche di sulla fronte calva, diedegli un colpo di pestello per ucciderne una importunissima96.
      Se prendiamo queste ed altre versioni che di questa novellina sono state pubblicate, e ne cerchiamo la fonte, noi la troviamo nel Panschatantra. Quivi si racconta di un re che dormendo si facea vigilare da una sua scimmia favorita. Un'ape andò una volta a posarsi sulla testa di lui, e la scimmia che non sapea fare di meglio in quel momento dato mano alla sciabola uccise e l'ape e il re. — La medesima scena si ripete in bocca di Buddha. Un legnaiuolo calvo era infastidito da una zanzara e chiamò suo figlio per liberarnelo. Il figlio fu sollecito a prendere una scure, e dando con quella addosso alla zanzara, spaccò in due la testa del padre.
      Discorrendo di questa novellina Max Muller tocca anche di una favola congenere, sebbene differente nella morale, di Fedro97, e pensa che molto probabilmente esistette a' tempi di Esopo qualche antico proverbio orientale, qualche dettato rustico come questo: «Guàrdati dai tuoi amici,» o come quest' altro: «Ricordati del re e dell'ape;» il quale si sarà spiegato colla favola del Panschatantra.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrè
pagine 500

   





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