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      Ma sono tanto belli e veri ed interessanti i risultati ottenuti da qualche dotto in questo campo della mitologia comparata che molti, invogliati dal bel successo si sono dati a frugare fra i racconti antichi e moderni nient'altro cercando che i miti e nient'altro credendo di trovare, anche là dov'essi realmente non sono157. E tal mania talvolta giunge fino al ridicolo, come, per esempio, quando un dotto d'oltremonte con tutta serietà riconosce un mito solare nei capelli che una grossolana impostura fa crescere annualmente sul capo d'un Cristo napoletano158.
      V.
     
      Col capitolo precedente il mio studio avrebbe dovuto arrestarsi, pago di aver toccato quegli argomenti che meglio giovano alla intelligenza delle novelle. Ma avendo io cennata la stretta connessione che esiste tra il mito e la novella, anzi il principio che le novelle sono continuazione dei miti, io non posso trasandare una parte mitologica che ancora ci resta in esse e ne costituisce lo elemento precipuo, essenziale, voglio dire gli attori, i personaggi sia naturali sia soprannaturali. Lasciamo stare la interpretazione che essi hanno o potrebbero avere colla scorta della Mitologia comparata: fatto della più alta importanza, che conduce a riguardare come assunti scientifici la primitiva ed originaria personificazione d'un fenomeno celeste, la trasformazione dell'animale in eroe e viceversa, il mutuo rapporto e la identità dell'uno coll'altro. Lasciamo stare anche le modificazioni che dee aver subite qualcuno di questi attori nel lungo e poetico viaggio che ha dovuto fare prima di giungere fino a noi, onde nelle Fate si son viste raccolte le virtù e gli attributi delle Faunae o Fatuae greche e latine e degli Elfi gotici.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrè
pagine 500

   





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