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      » Tra tutti sono i piccoli re futuri e le reginelle, i terzi fratelli e le terze sorelle gli eroi. L'ultimo figliuolo è sempre il più potente, perchè il più ardito, il più accorto, colui che vede, che indovina, che riesce. Ma con questo egli è anche il più infelice perchè il più osteggiato per malignità di uomini e avversità di fortuna. Egli sfida ogni elemento di natura, sostiene fatiche e travagli con animo indomito, nè per insorgere di nuovi ostacoli o per gravi perigli che il sovrastino si abbatte dell'animo o indietreggia. Terzo tra' fratelli che hanno tentato di scendere nel mondo sotterra egli solo ha il coraggio e la forza di spingersi innanzi nella paurosa spelonca, in cerca d'imprese di valore. Che importa che nel sotterraneo ov'egli s'è avventurato sieno minacciosi draghi e giganti? egli li combatterà e li vincerà tutti fino a liberare le tre principesse incantate, e a ricevere dall'ultima, pegno di amore e mezzo di salute, una mela, un'arancia, un frutto d'oro. E quando, povero tradito s'aggira ignaro dei luoghi e incerto degli eventi per quel mondo sottoterra, e un'aquila da lui beneficata si fa da esso cavalcare e lo trae nel mondo di sopra, egli non paventa, mancando a lei la carne di alimento, di tagliarsi i polpacci della gamba per disfamare il misterioso animale. Egli solo in tanti fratelli messi di notte a guardare un giardino molto caro al padre, veglia, e scoperto il ladro va ad inseguirlo fino negli abissi. Egli solo riesce a trovare la penna di un uccello raro e irreperibile, necessario al padre cieco; egli solo va a cercare per desiderio del re, un capello d'oro sopra un albero, in mezzo al mare; ed ultimo di tredici fratelli va a togliere al mago dapprima il lenzuolo, poi le coperte da letto, fino a chiudere il mago stesso entro una cassa e portarlo, preda invidiabile, al re che lo ha comandato.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrè
pagine 500