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      Le opere più importanti si compiono sempre di notte, e di notte gli esseri agiscono in tutta la lor forza e potenza. Le tenebre favoriscono geni buoni e geni maligni, ed è per esse che la ragazza fatata in serpe, riprende le sue forme umane e ridiventa bellissima; e il drago ritorna a casa e riacquista gli spiriti vitali che paiono semispenti nel giorno; e draghi e demonii raccolgonsi a conciliabolo, e il mago torna a compiere sue tristi opere; e Amore in forma di bellissimo giovane va a far copia di sè alla sua amante, cui non si è giammai mostrato di giorno.
      Queste osservazioni potrebbero portarsi anche oltre sol che si svolgesse la ricca raccolta sopra cui son fatte. Il lettore però si contenterà di vederle accennate, onde avrà l'agio di farne altre da sè e di fecondarle alla sua maniera. Un'ultima osservazione che io non vo' tacere è questa: che a voler giudicare e spiegare con gli scrittori che parlano teoreticamente di fatagioni, stregonerie, arti demoniache ecc. tutto il dramma che io tanto imperfettamente son venuto qui raccogliendo, si correrà pericolo di falsare la natura e il carattere di queste misteriose potenze. A scanso di errori e di equivoci bisogna prendere questi esseri nelle novelle e studiarli ne' caratteri onde ce li offre la tradizione, lasciandosi sorreggere sempre dai lumi della mitologia comparata, che in queste discipline non vuolsi scompagnare dalla demopsicologia.
      VI.
     
      Si è voluto riportare al ciclo leggendario del medio evo una serie abbastanza ricca di tradizioni che per la loro natura si riattaccano alle origini del cristianesimo, e più direttamente alla vita di G. C. — Sarebbero per alcuni la parte più umile, la meno seria di ciò che l'età di mezzo creò sopra i viaggi del Maestro, come queste leggenduole e fiabe chiamano G. C., e degli Apostoli.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrè
pagine 500

   





Amore Maestro Apostoli