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      Ella non avea mai fatto bene al mondo, altro che dato una fronda di porro (o, come altri dice, applicato a beneficio dell'anima sua una fronda di porro che le avea portata via il fiume) a un poverello; e una foglia di porro fu affidata a un angelo perchè vi facesse afferrare la povera dannata e con questa la levasse d'abisso. Ma nel levarsi, le anime che le erano più d'appresso le si attaccarono a' piedi per sottrarsi a tanto strazio. L'egoismo della donna si risvegliò, e nello scotimento della persona ricadde nel fuoco senza che il figliuolo potesse più nulla per lei. — La Madre di S. Pietro è restata come prototipo di disdegno e di egoismo, e sembra per la sua maternità significare, cosa notata dal Tommaseo, che in faccia alla Giustizia divina non è più dell'ultimo degli spiriti colui che apre e chiude le porte del beato loro soggiorno. Nella fronda del porro si è visto: sentiero stretto a salute, l'angusta via del vangelo, il ponte sottilissimo da cui passano le anime nel Corano.
      Corre per l'Europa tutta, dalla Sicilia alla Norvegia, dalla Catalogna alla Illiria ed alla Grecia una novella, in cui un pover uomo avendo data ospitalità a G. C. cogli Apostoli in viaggio ottenne da lui un albero, salendo sul quale non potesse più scenderne nessuno senza permissione del padrone. Di che andatogli una volta la Morte, egli tanto ve la tenne che alfine vecchio decrepito bisognò acconciarsi a partire per l'altro mondo. Secondo le varie versioni egli si chiama Cagione o Fra Giovannone, Compar Miseria o Prete Olivo.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrè
pagine 500

   





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