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      Qua è un oste, un frate, altrove un falegname, un ferraio. Le grazie da lui dimandate: una sacca, un fiasco ov'egli possa ficcare chi vuole e per quanto tempo vuole, uno sgabello ove, chi siede non possa più alzarsi senza sua espressa volontà, un fico, un pero, un albero qualunque. Quando non la Morte a capitare, è il demonio, il quale uscitone e ridottosi all'inferno ha pur tanta paura dell'uomo potente che, allorchè egli va, per sentenza suprema, alle pene, essi lo cacciano per non esser men forti. — Ebbene questa vaga novella, che ha tante versioni e tutte bizzarramente variate, che tante e poi tante volte è stata ristampata in Francia e le cui edizioni con iperbole poco credibile e poco creduta Jules Janin disse di centomila181, questa vaga novella è stata dichiarata opera moderna e di origine puramente francese182. Io, senza attribuirla a nessun paese, la ritengo anch'essa opera, forse non originale, del medio evo. E in vero, come prova il signor Champfleury che la edizione della Histoire nouvelle et divertissante du Bonhomme Misère, fatta a Ruen presso la vedova Oursel e coll'approvazione di Passart nel 1719, sia proprio la prima? Chi dice che il nome di La Rivière messo nel frontispizio183 sia quello del vero autore? quando si sa la poca fede che deve aversi a siffatte paternità184. E supposto che quella fosse la prima edizione, e il signor La Rivière l'autore, come si fa a non credere tradizione passata in scrittura quella storiella che, di fatti, ha in sè tutti gli elementi della novellina?


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrè
pagine 500

   





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