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      PassatoAviri datu.
      Vistu o vidutu.
      Jutu.
      Participio passatoDatu.
      Vistu, vidutu.
      Jutu.
      Gerundio pres.
      Dannu.
      VidennuJennu.
      Ger. passatoAvennu datu.
      Vistu.
      Jutu.
     
      a) Conjugazioni
     
      1. Le conjugazioni sono tre: la prima esce in ari e corrisponde alla 1a conjug. latina: amari (amare), furmari (formare), la seconda in iri breve per la 2a e 3a latina: rispunniri (respondere), riciviri (recipere), scriviri (scribere); la terza in iri lungo per la 4a latina: finiri (finire), sipilliri (sepelire). — Questo in generale, ma v'è un gran numero di verbi che non conservano tali corrispondenze sottraendosi a qualunque analogia o riscontro.
      2. V'è molti verbi che si pronunziano ora brevi ora lunghi, secondo le occasioni e le parlate, così p. e.: sèntiri e sintíri, vìdiri e vidíri, mòriri e muríri, sòffriri e suffríri, gràpiri ed apríri, gòdiri e godíri o guaríri, e questi appartengono quando alla 2a e quando alla 4a coniug. latina. Nel linguaggio bambinesco si notano spesso i verbi fatti lunghi anche quando sieno della 3a conjug. latina: cridíri, curríri, ecc.295.
     
      b) Modi e Tempi
     
      1. Il passato rimoto prende quasi sempre il luogo del passato prossimo come nel latino. Non si riscontra che di raro il passato del congiuntivo, gl'infiniti futuri, e il futuro composto; per quest'ultimo vi è la frase: Haju a fari, haju ad aviri, che si risolve nel participiale del latino.
      2. Il futuro semplice per lo più non si usa, e fa le sue veci il presente dell'indicativo; p. e.: «N'àtr'annu, si voli Diu e campamu, nni videmu cu saluti.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrè
pagine 500

   





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