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      Il Re del Portogallo prese questo legno e lo portò al palazzo, ove esso fu oggetto di ammirazione per tutti i cortigiani. Finite le provvigioni, Fede uscì e trovò da mangiare, il che fece per altre due volte. Il Re la colse, e, preso di lei, la sposò. Alle nozze intervenne l'imperatore d'Austria, il quale riconoscendo la figlia la imprecò: «Che tu possa diventare lucertola per un anno, un mese e un giorno! e dopo vada a gridare per ben tre volte, a mezzanotte, alla finestra di tua sorella Credi! e se ella ti risponde, che tu possa tornar giovane: e se no, che tu possa rimanere eternamente lucertola!»
      Fede raccontò tutto a Credi; si fe' sostituire nelle apparenze di sposa al Re del Portogallo, a patto che non giacesse con lui, e rispondesse dopo l'anno, il mese e il giorno a chi la chiamerebbe. Dopo questo termine Fede gridò per tre volte; Credi dormiva; il Re svegliolla, ella balzò dal letto, aprì i balconi, e rispose a Fede, la quale, ridivenuta giovane, venne al palazzo. E svelato l'arcano, tutti restarono felici.
     
      Truvaturedda (Capaci)
     
      Truovaturedda si presenta dentro un fusto di legno al re, e dice esser buona solo a due cose, toccare il culo alle galline per sapere quando hanno a far le uova, e preparar loro la intrisa; quando il giovane re la porta seco ella sta sempre nella cenere.
      Allorquando il re va alla festa, ella svolge uno alla volta tre gomitoli fatati di colori differenti, ed ottiene quello che vuole. Nella festa da ballo, essa balla col re, e gli ruba tre diamanti ch'egli ha al petto; ond'egli ne ammala di dolore.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrè
pagine 500

   





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