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      Le navi non sono impeciate, ma sono unte d'uno olio di pesce. E quando alcuno vi muore, sí fanno grande duolo; e le donne si pia(n)gono li loro mariti bene quattro anni, ogne die almeno una volta, con vi(ci)ni e co' parenti.
      Or tornaremo per tramontana per contare di quelle province, e ritornaremo per un'altra via a la città di Creman, la quale v'ò contato, perciò che [a] quelle contrade ch'io vi voglio contare, no vi si può andare se non da Creman. E vi dico che questo re Ruccomod Iacamat, do[nde] noi ci partiamo aguale, è re di Creman. E in ritornare da Cormos a Creman à molto bello piano e abondanza di vivande, e èvi molti bagni caldi; e àvi ucelli assai e frutti. Lo pane del grano è molto amaro a chi non è costumato, e questo è per lo mare che vi viene.
      Or lasciàno queste parti, e andiamo verso tramontana; e diremo come.
     
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      Come si cavalca per lo diserto.
     
      Quando l'uono si pa(r)te da Crema(n), cavalca sette giornate di molta diversa via; e diròvi come. L'uomo va 3 giornate che l'uono non truova acqua, se non verde come erba, salsa e amara; e chi ne bevesse pure una gocciola, lo farebbe andare bene 10 volte a sella; e chi mangiasse uno granello di quello sale che se ne fa, farebbe lo somigliante; e perciò si porta bevanda per tutta quella via. Le bestie ne beono per grande forza e per grande sete, e falle molto scorrere. In queste 3 giornate no à abitazione, ma tutto diserto e grande secchitade, bestie non v'à, ché no v'averebboro che mangiare.
      Di capo di queste 3 giornate si truova un altro luogo che dura 4 giornate, né più né meno fatto, salvo che vi si truovano asine salvatiche.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





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