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      A capo di queste 5 giornate, l'uomo truova uno reame ch'à nome Erguil, e è al Grande Kane; e è de la grande provinc[ia] di Tengut, che àe piú reami. Le genti sono idoli, e cristiani nestorini, e quegli che adorano Malcomet. E v'àe cittadi asai, e la mastra cittade à nome Ergigul.
      E uscendo di questa città, andando verso Catai, si truova una città ch'a no(m)e Singui. E àvi ville e castelle assai, e sono di Tangut medesimo, e è al Grande Kane. Le genti sono idoli, e che adorano Malcomet, e cristiani. E v'à buoi salvatichi che sono grandi come leofanti, e sono molto begli a vedere, ché egli sono tutti pilosi, fuor lo dosso, e sono bianchi e neri, lo pelo lungo 3 palmi: e' sono sí begli ch'è una meraviglia. E de questi buoi medesimi ànno de' dimestichi, perch'ànno presi de' salvatichi e ànnogli fatt'alignare dimestichi; egli gli caricano e lavorano con essi, e ànno forza due cotanto che gli altri.
      E in questa contrada nasce lo migliore moscado che sia al mondo. Sapiate che 'l moscado si truova in questa maniera, ch'ell'è una picciola bestia come una gatta, ma è cosí fatta: ella àe pelo de cerbio, cosí grosso lo piede come gatta, e àe 4 denti, due di sotto e due di sopra, che sono lunghi tre dita e sono sotile, li due vanno in giuso e le due in suso. Ell'è bella bestia.
      Lo moscado si truova in questa maniera, che quando l'uomo l'àe presa, l'uomo truova tra la pelle e la carne, dal bellíco, una postema, e quella si taglia con tutto 'l cuoio, e quello è lo moscado, di che viene grande olore.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





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