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      Quand'ànno a fare l'uno coll'altro, fanno tacche di legno, e l'uno tiene l'una metà e l'altro l'altra metà: quando colui dé pagare la moneta, e' la paga, e fassi dare l'altra metà de la tacca.
      In tutte queste province non à medici - cioè Caragian e Vorcian e (I)acin -, e quando eli ànno alcuno malato, mandano per loro magi e incantatori di diavoli. E quando sono venuti al malato, ed egli gli à contato lo male, eglino suonano loro stormenti, e cantano e ballano; quando ànno ballato un poco, e l'uno di questi magi cade in terra co la schiuma a la bocca e tramortisce, e 'l diavolo gli è ricoverato in corpo. E cosí sta che pare morto grande pezza, e gli altri magi dimandano questo tramortito de la 'nfermità del malato e perch'egli à ciòe. Quelli risponde ch'egli à questo però che fece spiacere 'alcuno (spirito). E li magi dicono:«Noi ti preghiamo che tue li perdoni e prendi del suo sangue, sí che tue ti ristori di quello che ti piace». Se 'l malato dé morire, lo tramortito dice:«Elli à fatto tanto dispiacere a cotale spirito, ch'elli no li vuole perdonare per cosa del mondo». Se 'l malato dé guarire, dice lo spirito ch'è nel corpo del mago:«Togliete cotanti montoni dal capo nero, e cotali beveraggi molto cari, e fate sagrificio a cotale ispirito». Quando li parenti del malato ànno udito questo, fanno tutto ciòe che dice lo spirito, ché ucide gli montoni e versa lo sangue ove gli è detto, per sagrificio. Poscia fanno cuocere li montoni, o uno o piúe, ne la casa del malato; e quine sono molti di questi magi e donne tante quanto gli è detto per quello spirito.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





Caragian Vorcian