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      E se 'l malato dé morire, egli mandano per certi ordinati a ciò, e dicono: «Questo malato è giudicato a morte, fa' quello che de' fare». Questi li mette alcuna cosa su la bocca ed afogalo; poscia lo cuocono; quand'egli è cotto, vegnono tutti i parenti del morto e màngiallo. Ancora vi dico ch'elli mangiano tutte le mirolla dell'osso; e questo fanno perché dicono che no vogliono che ne rimanga niuna sustanza, perché se ne rimanesse alcuna sustanza, farebbe vèrmini, e questi vermi morebbono per difalta di mangiare; e de la morte di questi vermi l'anima del morto n'avrebbe grande peccato, e perciò mangiano tutto. Poscia piglian l'ossa e pongolle in una archetta, e apíccalle in caverne sotterra ne le montagne, in luogo ch'altre no le possa tocare, né uomo né bestia. E se possono pigliare alcuno uomo d' altra contrada che non si possa rimedire, sí 'l mangiano.
      Or lasciamo di questo reame, e conteròvi de La(n)bri.
     
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      Del reame di Lambri.
     
      Lanbri è reame per sé e richiamasi per lo Grande Kane. E' sono idoli. Elli ànno molto berci e canfora e altre care spezie - del seme del berci regai io a Venigia, e non vi nacque per lo freddo luogo.
      In questo reame sono uomini ch'ànno coda grande piú d'un palmo, e sono la maggior parte, e dimorano ne le montagne di lungi da la città; le code son grosse come di cane. Egli ànno unicorni assai, cacciagioni e ucellagioni assai.
      Contato di Lanbri, conteròvi de Fansur.
     
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      Del reame di Fansur.
     
      Fansur è reame per sé. E' sono idoli e si richiamano per lo Grande Kane; e sono di questa isola medesima.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





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