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      Eglino non uciderebbero alcuna bestia, ma quando vogliono mangiare alcuna carne, sí la fanno ucidere a' saracini ed ad altra gente che no siano di loro legge. Ancora ànno un'altra usanza, che maschi e femine ogne dí si lavano due volte tutto il corpo, la mattina e la sera; né mai no mangerebbero se questo non avessero fatto, né no berebbero; e chi questo no facesse, è tenuto come sono tra noi i paterini.
      Ed in questa provincia sí si fa molto grande giustizia di quelli che fanno mecidio o che imbolino, e d'ogne maleficio. E chi è bevitore di vino non è ricevuto a testimonianza per l'ebrietà; ed ancora chi va per mare dicono ch'è disperato. E sapiate ch'elli no tengono a pecato nulla lussuria.
      E v'à sí grande caldo ch'è maraviglia. E' vanno ignudi; e no vi piuove se no tre mesi dell'anno, giugno e luglio e agosto; e se no fosse questa acqua che renfresca l'aire, e' vi sarebbe tanto caldo che veruno vi potrebbe campare.
      Quivi àe molti savi uomini di fi[sonomia], cioè di conoscere li costumi de li uomini a la vista. Elli guatano ad agure piú che uomini del mondo e piú ne sanno, ché molte volte tornano adietro di loro viaggio per uno istarnuto [o] per la vista d'uno uccello. A tutti loro fanciulli, quando nascono, sí scrivono lo punto e la pianeta che regna allotta, perciò che v'à molti astrolagi e indivini.
      E sappiate che per tutta l'India li uccelli loro sono divisati da' nostri, salvo la quaglia; li pipistrelli vi sono grandi come astori, e tutti neri come carbone. Elli danno a li cavalli carne cotta co riso e molte altre cose c[otte].


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





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