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      E sapiate ch'egli guarisce tutti i cristiani che sono lebrosi.
      Or vi conterò come fu morto, secondo ch'io intesi. Messer santo Tomaso si stava in uno romitoro in uno bosco e dicea sue orazioni, e d'intorno a lui si avea molti paoni, ché in quella contrada n'à piú che in lugo del mondo. E quando san Tomaso orava, e uno idolatore della schiatta dei gavi andava ucellaldo a' paoni, e saettando a uno paone, sí diede a santo Tomaso per le costi, ché nol vedea; ed issendo cosí fedito, sí orò dolcemente e cosí orando morío. E inanzi che venisse in questo romitoro, molta gente convertío alla fede per l'India.
      Or lasciamo di san Tomaso e diròvi delle cose del paese. Sapiate che fanciugli e fanciulle nascono neri, ma non cosí neri com'eglino sono poscia, ché continuamente ogni settimana s'ungono con olio di sosima, acciò che diventino bene neri, ché in quella contrada quello ch'è più nero è più pregiato.
      Ancora vi dico che questa gente fanno dipigne(r) tutti i loro idoli neri, e i dimoni bianchi come neve, ché dicono che il loro idio e i loro santi sono neri.
      E sí vi dico che tanta è la speranza e la fede ch'egli ànno nel bue, che quando vanno in oste, il cavaliere porta del pelo del bue al freno del cavallo, e 'l pedone ne porta a lo scudo; e tali se ne fanno legare a' capegli. E questo fanno per campare d'ogni pericolo che puòne incontrare nell'oste. Per questa cagione il pelo de(l) bue v'è molto caro, ché veruno si tiene sicuro se non n'à adosso.
      Partiamoci quinci ed andamone in una provincia che si chiamano i bregomanni.


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Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





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