Pagina (167/200)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Costui istava fermo, né per questo non si mutava a veruna cosa di peccato, e molto face' buona vita secondo loro usansa. Ora era tanto tempo istato in casa ch'egli non avea mai veduto veruno morto né alcuno malato; il padre si vollé uno dí cavalcare per la terra con questo suo figliuolo. E cavalcando loro, il figliuolo si ebbe veduto uno uomo morto che si portava a sotterare ed avea molta gente dietro. E 'l giovane disse al padre: «Che fatto è questo?». E 'l re disse: «Figliuolo, è uno uomo morto». E quegli isbigotío tutto, e disse al padre: «Or muoiono tutti li uomini?». E 'l padre disse: «Figliuolo, sí». E 'l giovane non disse piú nulla, ma rimase molto pensoso. Andando uno poco piú ina(n)zi, e que' trovarono uno vecchio che non potea andare, ed era sí vecchio ch'avea perduti i denti.
      E questo donzello si ritornò al palagio, e disse che non volea piú istare in questo malvagio mondo, da che li convenía morire o divenire sí vecchio che li bisognasse l'aiuto altrui; ma disse che volea cercare Quello che mai no moría né invecchiava, e Colui che l'avea criato e fatto, ed a lui servire. Ed incontanente si partío da questo palagio, e andossine in su questa alta montagna, ch'è molto divisata dall'altre, e quivi dimorò poscia tutta la vita sua molto onestamente; che per certo, s'egli fosse istato cristiano battezzato, egli sarebbe istato un grande santo appo Dio.
      A poco tempo costui si morío, e fue recato dinanzi al padre. Lo re, quando il vide, fue lo piú tristo uomo del mondo; e imantanente sí fece fare una statua tutta d'oro a sua similitudine, ornata di pietre preziose, e mandò per tutte le genti del paes' e del suo reame, e fecelo adorare come fosse idio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





Colui Dio