Pagina (188/200)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ed alotta si ebbe la donzella questi 1.000 cavagli; questo donzello si partío ed andossine molto vergognoso in sua contrada.
      E vo' che sappiate che lo re Caidu si menò questa sua figliuola in piú battaglie. E quando ella era a le battaglie, ella si gittava tra li nimici sí fieramente che non era cavaliere sí ardito né sí forte ch'ella nol pigliasse per forsa; e menavalo via, e facea molte prodesse d'arme.
      Or lasciamo [di] questa matera, e udirete d'una battaglia, la quale si fue fra lo re Caidu ed Argo, figliuolo de lo re Abaga, segnore del Levante.
     
      196
      D'una battaglia.
     
      Sappiate che lo re Abaga, segnore del Levante, si tiene molte terre e molte province, e confina le terre sue con quelle de lo re Caidu: cioè da la parte dell'Albero Solo, lo quale noi chiamamo l'Albero Secco. Lo re Abaga, per cagioni che lo re Caidu non facesse danno a le terre sue, si mandò lo suo figliuolo Argo con grande gente a cavallo ed a piede ne le contrade dell'Albero Solo infino al fiume de Ion, perch'egli guardasse quelle terre che sono a le confini.
      Ora avenne che lo re Caidu si mandò uno suo fratello, molto valentre cavaliere, lo quale aveva nome Barac, co molta gente, per fare danno a le terre ov'era questo Argo. Quando Argo seppe che costoro viniero, sí fece asembiare sua gente e venne incontro a' nemici; e quando furo asembiati l'una parte e l'altra, li naccari cominciarono a sonare da l'una parte e da l'altra. Alora si fue cominciata la piú crudele battaglia che mai fosse veduta al mondo. Ma pure a la fine Barac e sua gente si non potéo durare, sicché Argo l'isconfisse a cacciògli di là dal fiume.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il Milione
di Marco Polo
pagine 200

   





Caidu Caidu Argo Abaga Levante Abaga Levante Caidu Albero Solo Albero Secco Abaga Caidu Argo Albero Solo Ion Caidu Barac Argo Argo Barac Argo