Pagina (3/159)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Già, degli amanti del giorno d'oggi.
      - E di quelli ancora dei miei tempi; sospirava una vecchia zitella incaricata dalla maestra a sorvegliare la partenza delle sartine.
      - Vale a dire, s'udì una voce, che i giovani del nostro secolo sono ancora quelli del secolo scorso.
      - Ih, mi credete tanto vecchia!
      E qui una risata generale.
      - Un momento, saltò su una bella giovinetta dagli occhi azzurri e dai capelli d'oro, io protesto contro questa taccia d'incostanza; vi potrebbero essere delle eccezioni.
      - Una protesta in questo caso è una rivelazione.
      - Certamente. La biondina vuol difendere qualcuno.
      - È chiaro.
      - Qualcuno che si trova nella categoria degli amanti.
      - Sarà il suo.
      - Tò, tò, la biondina ha l'amoroso?
      - Sicuro.
      - Che furba!
      - E noi l'ignoravamo.
      - Io però lo sapeva da un pezzo e lo conosco anche.
      - Sentite? la Martina lo conosce; è giovane?
      - È ricco?
      - È biondo?
      - È nero?
      - Adagio, adagio, altrimenti non parlo più; dirò prima di tutto ch'egli è molto bello.
      - Ma brava!
      - È giovane e l'ama poi alla follia.
      - Ohe biondina, si palesano i segreti.
      - Non m'importa; rispose la giovinetta con ingenuo sorriso.
      - Tanto meglio. E di', Martina, come si chiama l'innamorato?
      - Sì, sì, parla.
      - Si chiama... Miccio.
      - Miccio! Oh, che brutto nome, gridarono tutte in coro.
      - Ed appartiene alla famiglia rispettabile dei... quadrupedi.
      - Burlona!
      - Sissignore, giacchè l'amante in questione al quale voi prendete sì grande interesse non è altro che un bel gatto soriano, domestico e affezionatissimo alla nostra biondina.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Una notte fatale ovvero Il ritorno dell'esiliato
Bozzetti Milanesi
di R.A. Porati
Editore Barbini Milano
1872 pagine 159

   





Martina Martina