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      Vide la fanciulla e cedendole cortesemente il marciapiedi si fermò a contemplarla, indi come colui che si risolve dopo un'istante d'indecisione le si porta al di lei fianco.
      - Bella fanciulla, le disse in tuono garbato, io non voglio lasciarvi esposta a quest'acqua che cade a rovesci, degnate d'appoggiarvi al mio braccio e permettete che vi accompagni coll'ombrello.
      La biondina per tutta risposta chinò il capo e mosse più ratta i suoi passi.
      - Si tratta di voi, ribattè il damerino, si tratta della vostra preziosissima salute che potrebbe soffrire affrontando quest'ostinato temporale; siate adunque discreta e fatemi l'onore in questa sera d'essere il vostro cavaliere servente.
      Voi non rispondete? ah, capisco, gli è che sperate di incontrare lui non vero? il fortunato mortale che possiede il vostro cuore e che per combinazione quest'oggi è in ritardo.
      Oh, ma se io fossi al suo posto, se spettasse a me l'alta fortuna di chiamarmi... vostro amico, certamente vi sarei più assiduo, apprezzerei meglio il mio biondo tesoro.
      Ebbene io vi offro il mezzo di vendicarvi di lui se lo volete, appoggiatevi al mio braccio e se avremo la disgrazia d'incontrarlo rispondetegli che non è più in tempo; accettate?
      - Signore, rispose ingenuamente la biondina, non potendo trattenere un sorriso, io non devo incontrare nessuno.
      - Davvero?
      - Ho sempre preferito far la mia strada da sola; vi prego adunque di lasciarmi.
      - Voi non avete amanti?
      - No.
      - Tanto meglio.... cioè volevo dire che fate molto male; vi mettete in contraddizione con tutte le fanciulle della vostra età.


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Una notte fatale ovvero Il ritorno dell'esiliato
Bozzetti Milanesi
di R.A. Porati
Editore Barbini Milano
1872 pagine 159