Pagina (25/159)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Anche questo è affar tuo, penserai ad accomodarla col vecchio a quei patti ch'egli vuole. Sopra tutto non profferire il mio nome, ne indicare il mio castello.
      - Eh, sono una volpe vecchia io, ed ho un'abilità speciale nel piantar carote in terreno altrui. Ma - quì Marco abbassò ancora più la voce - e se il padre s'incaponisse e mi mettesse di mezzo la polizia? Capirà bene una fanciulla sparita merita che se ne occupi e questi demoni di tedeschi, che ci venga a tutti il malanno, hanno le braccia lunghe, saprebbero scoprire l'ovile ove sta rinchiusa la pecorella. E lei deve ancora il saldo di certe vecchie partite...
      - La polizia tedesca, Marco, io la sfido; d'altronde ella è più venale d'una femmina da partito e sebbene abbi dei motivi di odiare la mia famiglia, odio che in fin dei conti mi fa molto onore, sono ricco abbastanza per comperare i di lei favori. Ciò non toglie che tu debba comporla amichevolmente col vecchio.
      - Farò del mio meglio. Ora a lei a farmi conoscere la fanciulla.
      - Ecco, rispose il conte un po' imbarazzato, il suo vero nome l'ignoro, vien chiamata da tutti biondina ed abita sul corso di Porta Nuova. Suo padre è il portinaio di quel bel palazzo vicino ai portoni... dopo la bettola all'insegna dell'Aquila.
      - Che! proruppe Marco, ha detto la biondina di Porta Nuova? Oh guardi la combinazione!
      - La conosci forse, rispondi, sai qualche cosa sul di lei conto?
      - Altro che sapere, nientemeno che stiamo per cogliere due piccioni ad una fava.
      - Non t'intendo, suvvia spiegati, disse Sampieri impazientito.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Una notte fatale ovvero Il ritorno dell'esiliato
Bozzetti Milanesi
di R.A. Porati
Editore Barbini Milano
1872 pagine 159

   





Marco Marco Porta Nuova Aquila Marco Porta Nuova Sampieri