Pagina (102/159)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dunque io sarei di parere di parlarci subito a Nicodemo e così alla buona fra di noi mettere insieme la bisogna. Che te ne pare?
      - Sicuro, sarebbe ben fatto.
      - Alla buon'ora. Dimmi adunque, Nicodemo è in casa? lo chiamo subito io.
      - È sortito stamane e non l'ho più veduto.
      - So dove trovarlo; scommetto che è all'Aquila a sorbire il suo solito bicchiere. Vieni, ci andremo anche noi, all'osteria si combinano meglio i negozi.
      - Ma ti pare Bastiano... all'osteria insieme... in giorno di lavoro.
      - Che scrupoli d'egitto, sì all'osteria; e chi ci vuol proibire d'andarvi? Se beviamo pagheremo noi.
      - Capisco, ma gli è che sono denari che si potrebbero risparmiare.
      - Non mi far la spilorcia, quest'oggi dev'essere un giorno di festa, dobbiamo farla fuori.
      - E alla porta chi ci starà?
      - Ecco appunto Marta la cameriera del signor conte che scende le scale; vuoi che ci rifiuti di fermarsi qui un momento in vece nostra? Ehi Marta! signora Marta!
      - Cosa volete? rispondeva una bella ragazzotta di vent'anni circa, entrando sorridente, fresca, snella, nello stanzino de' portinaj.
      - Perdonate Martina, incominciava la Maddalena, ma venne tosto interrotta da suo marito che disse:
      - Taci tu e lascia parlar a me che colla bella Martuccia vado sempre d'accordo.
      Ed alzava le mani per pizzicarle le gote.
      - Ohe, giù le mani, fece scherzando la cameriera, non vorrei ingelosire vostra moglie.
      - Senti Lena, è tutto spirito la briccona!
      - Con un po' di corpo; conchiudeva ridendo Marta. Ma infine poi si può sapere per qual ragione m'avete chiamata?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Una notte fatale ovvero Il ritorno dell'esiliato
Bozzetti Milanesi
di R.A. Porati
Editore Barbini Milano
1872 pagine 159

   





Nicodemo Nicodemo Aquila Bastiano Marta Marta Marta Martina Maddalena Martuccia Lena Marta