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      C’è ben altro: c’è la storia della civiltà, la storia dell’attività intellettuale, la storia del pensiero del mondo sinico.
      I popoli, riguardati nelle loro tradizioni nazionali, ci possono per avventura apparire stranieri gli uni agli altri; e i fatti che concorsero a formare una nazione, la quale, come tale, non ha nessuna attinenza con la nostra propria, possono esser per noi di lievissima o di niuna importanza. E in vero, l’esporre soltanto [19] quegli avvenimenti, i quali per loro natura non ebbero altro fine, che la costituzione e l’incremento della nazione cinese, non sarebbe in fondo che mettere innanzi una serie di nomi ignoti di persone e di luoghi, una serie d’idee, le quali non essendo possibile di connettere con nessun concetto di fatti noti della nostra storia, non produrrebbero altro effetto che stancare inutilmente la memoria e l’attenzione. Ma se invece ci facciamo a considerare que’ fatti, dal corso de’ quali si rivela intera la vita intellettuale della schiatta cinese, sia che questi fatti ci sembrino uguali, sia che ci sembrino diversi da quelli prodotti dall’attività psichica della nostra schiatta, essi ci saranno argomento importantissimo, perchè formeranno un cumulo di cognizioni indispensabili a compiere la storia del pensiero umano.
      Il resultato delle varie facoltà dello spirito umano sono le scienze e le lettere; ed è alla storia della scienza e della letteratura cinese che noi dobbiamo indirizzare le nostre ricerche; è in questa storia che noi dobbiamo cercare i soggetti, lo svolgimento dei quali può riuscire importantissimo a più d’un ramo della scienza europea.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246