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      Esso, ch’io sappia, non venne tradotto in nessuna lingua d’Occidente: sorte, del resto, toccata a quasi tutti i libri cinesi che trattano tale materia. La traduzione continuata riuscirebbe tediosa al lettore europeo; perciò tolgo qua e là i brani che mi vengono meglio in taglio; e dopo aver dato un’idea generale del libro mi fermerò specialmente su quella parte, dove si ragiona del suolo e dell’agricoltura(52).
     
     
     
      [112]
      II.
     
      L’arte di metter gli uomini in condizioni di procurarsi i beni necessari loro per vivere, e di diffonderli e distribuirli equamente, la quale noi chiamiamo Economia pubblica, i Cinesi la dicono con un’espressione che contiene insieme l’idee di "nutrire e dare agiatezza", Shih-huo. Vitto (shih) e Ricchezza (huo) sono - secondo uno dei più antichi documenti delle Scritture sacre del Confucianesimo, il quale ci riporta a più di dodici secoli avanti l’êra nostra - i due primi obbietti, tra gli otto che ne contano, a cui deve bene por mente chi vuol governare uno Stato(53). "Fra le otto materie di governo, di cui parla il capitolo dello Shu-king, intitolato il "Gran disegno", la prima è "l’Annona (shih), la seconda il Commercio (huo)(54). La prima comprende tutte le cose attinenti al mangiare, frutto de’ lavori agrarj, e del miglioramento delle specie de’ cereali; la seconda comprende le cose da vestire, la moneta, e gli altri valori in oro pel cambio: come ancora tutto quel che serve a distribuire i beni, a diffondere le utilità, e a toglier [113] via la distinzione tra chi ha e chi non ha.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





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