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      La lunga e non interrotta storia della civiltà cinese ci presenta, nelle sue varie epoche, aspetti diversi. Più scuole di filosofi, di politici, di moralisti ebbero la loro influenza nei costumi del popolo; e anche le diverse interpretazioni di quelle dottrine condussero a mutamenti che è necessario avvertire.
      Quello che io riferisco nelle pagine seguenti è esclusivamente desunto da testi confuciani, interpretati da scuole schiettamente ortodosse; e si riferisce in particolar modo alla Cina antica.
      Chi legge troverà che non poche idee hanno il loro riscontro nelle idee di alcuni antichi filosofi dell’Occidente; e che altre si possono ravvicinare ad alcuni concetti della scienza odierna. Io mi sono proposto di non tener conto di tutto ciò; e di seguire la semplice esposizione dell’argomento, senza divagare in confronti, che il lettore, se vuole, potrà fare da sè stesso.
      Avverto che i passi che io cito sono presi dai libri così detti sacri del Confucianesimo; e specialmente dalla seconda raccolta di essi, i Se-shu, o "Quattro libri classici".
     
      [141]
     
     
     
     
      I.
     
      Come venne formato l’uomo? Non intendo l’uomo animale, ma l’uomo che l’educazione, svolgendo in lui gl’istinti e le qualità sociali, seppe ridurre veramente umano e civile. La genesi antropologica e la genesi della società sono, nella dottrina confuciana, modellate sullo stesso schema della genesi del mondo. È necessario perciò conoscere come il Confucianesimo concepì la formazione dell’universo, per arrivare poi a conoscere come concepì la formazione dell’uomo, e quindi la costituzione delle società umane.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





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