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      Gli ufficiali di grado elevato (ta-fu) hanno tre templi: quello del padre, del nonno e del bisnonno; gli ufficiali subalterni di primo grado, due: quello del padre e quello del nonno; e gli ufficiali subalterni di [202] secondo e terzo grado, soltanto il tempio consacrato alla memoria del padre. Tutti gli altri non hanno templi speciali pel culto dei loro morti; li onorano entro le pareti domestiche. "Il tempio del popolo è la sua casa".
      Oltre agli antenati, il re e i principi, e, in certe occasioni, anche chi aveva un’alta carica, rendevano pure onoranze religiose agli uomini, che per le loro opere si resero degni della riconoscenza dei posteri. - "Devesi sagrificare, dice il Li-ki, a coloro che hanno contribuito a divulgare tra il popolo le leggi; a chi è morto in servizio pubblico; a chi si adoperò per lo stabile assesto dello stato; a chi portò rimedio a qualche grande sventura; a chi riuscì ad evitarla". Questa specie di culto si rendeva associando la memoria d’uno o d’altro uomo famoso e di gran merito, ai sagrifici che si facevano al Cielo, alla Terra e agli Spiriti tutelari.
      I morti che non ricevevano culto regolare, nè i sagrificj dovuti loro nei vari tempi dell’anno, diventavano spiriti malefici, origine di guai infiniti ai viventi. In tal condizione sono tutti coloro che morendo senza prole, mancano di chi sia tenuto ad onorarli oltre la tomba. Essi tramutansi in cattivi genj, se la famiglia a cui appartengono non pensa a propiziarli con sagrificj speciali, adatti, in qualche modo, a compensarli di quelli di cui furono privi.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





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