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      Gli spiriti, che nel dominio della religione popolare animano la natura, diventano nella dottrina confuciana l’energia della natura stessa, le forze che operano nella materia. Kwéi-Shen è espressione che vale Yin-Yang: - kwéi rispondendo a tutti i fatti e fenomeni d’indole Yin; shen a tutti i fatti e fenomeni d’indole Yang(123).
      Le energie della natura, secondo la dottrina cinese, fanno sentire la loro influenza in una parte più e meno altrove, e in certi luoghi piuttosto che in altri. Queste considerazioni regolano il culto, la scelta del luogo del sagrificio, il modo di sagrificare. Ogni stagione dell’anno ha i suoi speciali sagrificj, perchè nelle varie stagioni dominano speciali influenze naturali. E per conseguenza, quei sagrificj che cadono nei tempi, in [215] cui queste influenze manifestansi con la massima efficacia, hanno un maggior valore. La forma dell’altare, e la sua collocazione, sono scelte coi medesimi criteri.
      Che poi gli oggetti del culto dal dominio del soprannaturale siano passati, per effetto del Confucianesimo, nel dominio fisico, risulta evidente, osservando il modo con cui questa dottrina intende l’azione del Cielo sopra gli uomini. Quando noi, non riferendoci a cose astronomiche, nè fisiche, nè di filosofia positiva, nominiamo il Cielo, intendiamo sempre la divinità o la provvidenza divina. Prendendo il contenente pel contenuto siamo per lunga inveterata abitudine portati a questo significato. È inutile provarlo, citando espressioni familiari, frasi del linguaggio filosofico-religioso, passi della scrittura ec., in cui il Cielo ricorre con tal significato.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





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